Luciano Zanetti ha passato la palla. È morto ieri, a 84 anni, uno dei pionieri del rugby a Modena, cofondatore del Modena Rugby, l’uomo che ha vissuto tutte le stagioni della pallaovale all’ombra della Ghirlandina.
Una vita per il rugby e per il Modena Rugby quella di Luciano Zanetti, che dopo aver lasciato il campo (mediano d’apertura e capitano della squadra), ha ricoperto tutti i ruoli all’interno del club, da dirigente fino a presidente, quando ha fondato il Modena Rugby per dare una struttura al settore giovanile.
Una passione sconfinata per la palla ovale e una eccezionale dedizione hanno fatto di Zanetti un punto fermo nella società biancoverdeblù, che ha contribuito a far nascere e che ha accompagnato nella crescita, restandole vicino fino alla fine.
«Luciano era il rugby a Modena, un punto di riferimento per tutti. – spiega Alessandro Mazzi, vicepresidente del Modena Rugby 1965, che ha conosciuto Zanetti sia in veste di allenatore che di dirigente – La storia del rugby a Modena è iniziata con Zanetti, autentico pioniere del rugby nella nostra città. Per noi ragazzi c’era sempre quando avevamo bisogno e fino all’ultimo è stato vicino al suo Modena».
Così Enrico Freddi, presidente del Modena Rugby 1965: «Luciano era come un motorino sempre accesso, che con umiltà e dedizione si è occupato di tutto in società, mosso dalla sua grande passione per il rugby. Ha insegnato a tutti cosa significa mettersi al servizio in modo silenzioso e incondizionato. Per tutti noi è stato un modello di comportamento, la sua era passione autentica e lo si vedeva nel modo in cui viveva le partite. Lascia un grande vuoto nella famiglia del Modena Rugby 1965, a lui va il nostro grazie».
I funerali di Luciano Zanetti saranno domani, martedì 27 settembre, alle 15.30, nella chiesa di San Paolo a Modena.