Il punto sulla stagione biancoverdeblù e gli auguri natalizi del presidente Enrico Freddi.
In una parola come definiresti la stagione della Prima squadra?
Sorprendente, non tanto per il risultato in sé che in qualche modo era nell’aria, ma per come lo stiamo ottenendo; molti dei titolari fuori per infortunio, qualcuno addirittura da inizio campionato, chi è stato chiamato in Prima squadra ha fornito sempre un apporto più che positivo e importante. Mi ha piacevolmente sorpreso anche lo staff tecnico, che si è dimostrato affiatato, con idee chiare e una buona dose di coraggio .
In Prima squadra si raccolgono i frutti del lavoro del percorso giovanile: quanto manca al pieno completamento del progetto?
Certo la Prima squadra è lo sbocco di un lavoro di anni iniziato nel minirugby, un percorso a cui i ragazzi devono credere. Certo, non tutti potranno arrivare, ma non lasciamo indietro nessuno e come succede nel settore giovanile c’è la Seconda squadra, che quest’anno sta facendo molto bene ed è in testa al girone. Il progetto non ha scadenza, deve sempre continuare, potrà forse ristrutturarsi, aggiornarsi, fortificarsi, ma non terminare neppure di fronte ad una futura, eventuale, promozione.
Dalla Rugby Run alla presentazione in piazza XX settembre: quale valore hanno questi appuntamenti, segno di appartenenza al club?
Il rugby italiano dopo anni di grande attrazione è in una fase di ripiegamento sia d’immagine che tecnico. Saranno i club a sostenerlo e farlo vivere, perché solo i club possono ridare forza ad un movimento in crisi. Ecco che uscire dalla “tana” , vivere e fare cose nella tua città, ti porta apprezzamenti, visibilità e ti fa “essere Modena Rugby”.
Natale è alle porte, quale augurio per il club, i giocatori e le famiglie?
Alle famiglie di passare delle buone feste, serene, oltre ad un augurio per un 2020 ricco di soddisfazioni. A tutti giocatori altrettanto, senza dimenticare che devono allenarsi non solo a tavola. Al club, inteso come allenatori, staff medico, dirigenti e volontari, oltre agli auguri vorrei dire ancora un immenso grazie per quello che stanno facendo.