Il “Mucchi” replica i numeri del 2016 e Collegarola è di nuovo sold out. La macchina organizzativa è ormai rodata, l’esperienza maturata è sufficiente a mettere a loro agio 1200 ragazzi scatenati e circa il triplo tra genitori, tecnici e accompagnatori in tutto l’impianto. Un’edizione di conferme quella del 2017, che permette al Comitato organizzatore di pensare ancora più in grande e fare l’ennesimo salto di qualità.
Martin Castrogiovanni, Raimondi & Munari, Chef Rubio, Tania Cagnotto, Greg Paltrinieri, Benji e Fede, Lino Guanciale, Federica Nargi: è lunga la lista di quelli hanno dato il loro sostegno al “Mucchi” 2018, anticipato sui social da una carrellata di video-messaggi firmati da personaggi più o meno legati al mondo ovale. Un’anteprima eccezionale per un’edizione internazionale.
Nel 2018 per la prima volta il “Mucchi” parla una lingua straniera. Tra le squadre partecipanti, infatti, c’è anche l’Under 12 del London Scottish Rugby, società con la quale già da diversi anni il Modena Rugby 1965 collabora. Ospitare un club straniero era da tempo uno degli obiettivi degli organizzatori, pronti a confrontarsi col giudizio di chi ha stili e abitudini diverse, in campo e fuori, e per di più da chi proviene dalla patria della palla ovale. “Abbiamo trovato un’organizzazione magnifica e le squadre che partecipano sono molto forti” sono state le parole di dirigenti e tecnici inglesi, che più di tutto hanno elogiato (e non poteva essere altrimenti) l’ospitalità e il terzo tempo.
Ancora una volta lo squadrone di volontari non stecca, regalando una giornata di svago alle migliaia di persone arrivate a Collegarola. Stavolta la pioggia non risponde alla convocazione, agevolando il lavoro di tutti. A premiare i ragazzi a fine torneo un ospite speciale, Derrick Appiah, pilone del Benetton, che sull’erba di Collegarola ha mosso i suoi primi passi da rugbysta. Un finale perfetto, per una giornata memorabile, come confermano le recensioni lasciate dagli ospiti al termine del Torneo.