La prima volta non si scorda mai. Da quando, nel luglio del 2014, ha raccolto l’eredità del Modena Rugby Club riunendo sotto lo stesso club settore giovanile e Seniores, il Modena Rugby 1965 non era mai riuscito a fare il salto di categoria.

Prima promozione da presidente del club per Enrico Freddi, che commenta soddisfatto l’impresa: “Questa promozione arriva al culmine di un percorso iniziato nel 2014, quando abbiamo accettato la sfida di fondare il Modena Rugby 1965. La nostra idea era di puntare in alto con le nostre forze, senza scorciatoie, facendo crescere i giocatori del vivaio. Abbiamo avuto pazienza, abbiamo affidato le squadre ad allenatori capaci e siamo riusciti ad ottenere un traguardo importante. Questa è solo una tappa del percorso, l’augurio è che in futuro questi ragazzi e altri che si aggiungeranno dalle categorie giovanili possano garantirci di restare nel rugby di alto livello”.

Una prima volta anche per Gianluca Guareschi. L’allenatore reggiano centra l’obiettivo serie A alla prima stagione da head coach del Giacobazzi, e spiega che la promozione per lui è “un’emozione enorme, un obiettivo che ci siamo meritati, per il cammino che abbiamo fatto e per l’impegno dei ragazzi, che hanno dimostrato di essere davvero speciali. A nome del gruppo – afferma Guareschi – voglio ringraziare la società, lo staff e i tifosi per averci accompagnato in questo splendido viaggio. Abbiamo sempre creduto di poter raggiungere la serie A, anche se il campionato era tosto, poi la svolta è arrivata con la vittoria in casa con Brixia: da quella partita abbiamo capito che potevamo davvero farcela”.

Antonio Mannato, allenatore della mischia biancoverdeblù, aggiunge che “il club si merita questa soddisfazione, per il lavoro fatto e per le energie spese in questi anni sul settore giovanile e sulla costruzione di una squadra interamente con giocatori provenienti dal vivaio. I ragazzi sono stati straordinari, ci hanno seguiti, hanno lavorato duramente, passo dopo passo hanno preso consapevolezza dei propri mezzi, sono cresciuti e sono arrivati a questo obiettivo che è il giusto premio per i loro sforzi”.