Articolo di Paolo Vecchi, pubblicato su “La Gazzetta di Modena” di mercoledì 9 dicembre 2020
Riconoscenza e solidarietà: parole grosse che diventano nobili quando si traducono in fatti. E siccome il rugby è lo sport nobile per eccellenza, per i valori che sa esprimere sul campo e fuori, i ragazzi della squadra di Modena si sono catapultati a Nonantola di loro spontanea volontà per dare una mano alla famiglia Giacobazzi e alla loro storica azienda vinicola pesantemente colpita dall’alluvione. Da tanti anni il Gruppo Giacobazzi sostiene il movimento della palla ovale modenese prima come Donelli, poi come Giacobazzi. Ed è sponsor anche del Modena Calcio, ma il club canarino non ha avuto la stessa sensibilità. Il presidente Freddi e coach Rovina si attivano subito e contattano Giovanni Giacobazzi, figlio di Antonio, che col fratello Alberto e la sorella Angela gestisce l’azienda, offrendo un aiuto. Il tam tam coinvolge tutti gli atleti del club biancoverde che ieri si sono presentati in massa di prima mattina nel cortile della Giacobazzi. In quindici per fare l’haka di solidarietà: si mettono subito al lavoro, lo faranno anche oggi, assieme ai dipendenti, alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, per svuotare gli ambienti e liberare i locali dall’acqua e dal fango. «Sono stati fantastici – commenta Giovanni Giacobazzi – per l’entusiasmo e la sincera solidarietà che ci hanno dimostrato. Ho addirittura dovuto dire di no ad alcuni di loro». Giacobazzi, oltre a calcio, ciclismo e rugby, è anche Formula 1 e nel museo storico dell’azienda sono custodite la Ferrari T4 di Villeneuve e una Williams Renault di Senna: salve entrambe. Pesanti invece i danni subiti dalla cantina: oltre a quelli alle strutture, centomila bottiglie di qualità pregiata di lambrusco sono finite sott’acqua assieme a macchinari industriali tanto che, da una prima stima, il danno subito potrebbe aggirarsi tra i 700mila e il milione di euro.